domenica 3 dicembre 2006

Sono lieto dell'iniziativa, auguri, Antonio

Il Centro Culturale Giovanni De Murtas ha deciso di aprire un proprio sito per vari motivi. Visibilità, celerità di comunicazione, allargamento degli orizzonti e dei partecipanti. Ci auguriamo che tramite i links Contatti , Webmaster e Guestbook (penseremo anche ad un forum a tema) si apra un grande dialogo su quanto ogni giorno è davanti a noi. Semplicemente, senza quelle pastoie che limitano, per il corrente “politicamente corretto”, la discussione culturale che viene così coperta da un velo di ipocrisia ed è minata da opportunismo. Vorremmo riportare la ribalta sui grandi temi della Sinistra, fuori e contro il becero revisionismo storico in cui tutti si sono lanciati come per una corsa a premi. Siamo fra quelli che pensano che prima sia necessario studiare, nello specifico la Storia, e poi discutere. Un falso senso di presenzialismo porta invece molti ad intraprendere viaggi che forse porteranno a termine, ma che lasceranno morti e feriti lungo il percorso. Diverso vuole essere il nostro impegno. Una tavola permanente di discussione, dibattiti, seminari, manifestazioni che abbiano anche un senso pedagogico. Vuoi per i giovani ansiosi di discussione sia per coloro che costituiscono la schiera degli “analfabeti di ritorno”. In politica e nel mondo della nuova “cultura” ne vediamo a schiere. Sia che insegnino in prestigiose università, sia che scrivano libri o inondino testate di giornali attraverso un revisionismo becero che però è funzionale alla visione neoimperialista che –per nostra sfortuna- Leo Strauss ha instillato anche in un popolo di antica democrazia. Poiché siamo pressati, anche in Italia, da epigoni e trombettieri della nuova visione di un mondo in guerra permanente di sopraffazione, vorremo, col vostro aiuto, ristabilire il senso della misura e dei veri problemi che assillano una società tesa al superprofitto, priva di riferimenti ideologici (che non siano quelli di un teo-conservatorismo integralista) ed in balia della globalizzazione economica prima e della guerra oggi. Vincenzo A. Romano