sabato 29 dicembre 2007

Fascismi Italiani. Perché Amato non espelle le Ronde Padane e le forze dell’ordine che vi Appartengono?


Mentre un Ministro arrapato sforna un decreto di espulsione per stranieri, e il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso rimprovera l’Italia per non aver mai chiesto i fondi messi a disposizione per l’integrazione: «Noi abbiamo messo in campo strumenti finanziari e normativi. Il fondo sociale europeo prevede programmi specifici per l'integrazione della comunità rom. In totale abbiamo già stanziato 275 milioni di euro e in più dato sessanta milioni a Bulgaria e Romania per questo obiettivo nella strategia di pre-adesione. Per la Spagna sono stati pagati 52 milioni di euro, per la Polonia 8 milioni e mezzo, per la Repubblica Ceca oltre 4 milioni, per l'Ungheria quasi un milione» fondi che secondo Barroso l’Italia mai ha richiesto, a Bergamo si organizzano dei quasi “quadroni della morte” che pestano regolarmente immigrati di colore assieme a carabinieri e polizia municipale. Cosa fa il ministro? Per fortuna ci sono la Magistratura ed i poliziotti onesti. Per la cronaca i pestatori del venerdì sono stati incriminati in 21. Non pochi per ridar vita alle squadracce fascisto-padane.

mercoledì 26 dicembre 2007

Razzizmo ad alto (!) livello alla Università di Lecce

L'UdU di Lecce protesta contro un docente della Facoltà di Economia che durante una lezione ha sequestrato i libri fotocopiati sostenendo che chi non ha i soldi non può iscriversi all'Università, usando anche frasi razziste come "Gli Africani sono meglio di voi". Una vergogna che non deve avvenire nel luogo della cultura.

Via: http://writeyourights.blogspot.com/2007/12/sempre-da-lecce.html

Vedi anche su: http://studentefreelance.blogspot.com/2007/12/frasi-razziste-lecce-gli-africani-sono.html

lunedì 24 dicembre 2007

Quattro Bellissime Sconfiggono I parrucconi




Sono quattro bellissime ragazze le Bond che in hot pants o bikini furoreggiano al suono di violini elettrici e sono loro a suonarli. Una sorta di nuovo quartetto d’archi che distribuisce misiche piacevoli accanto a corpi incantevoli e sinuosi. Due australiane e due Inglesine che tentano di portare una ventata di novità nel mondo della musica classica. I parrucconi, ovviamente hanno protestato e come riferisce Claudia di Meo : «il mondo dell’Accademia non solo è insorto, ma ha chiesto alla commissione che controlla le graduatorie dei dischi più venduti, di verificare la correttezza dei dati di vendita di Born. La "Chart Information Network", una volta accertata la situazione, ha rispedito il disco del quartetto d?archi nell?affollatissimo mondo delle classifiche pop». Lunga vita alle belle e brave musiciste dunque.

giovedì 20 dicembre 2007

Omnnipotentis Censura del Vaticano: “Siamo spiacenti, questo video non è disponibile”. Youtube


«Aggiorna la pagina e ricontrolla. Per visualizzare altri video, visita la nostra home page».

Davvero non credevo ai miei occhi. Il sito di Azael (è il nome di un diavolo si badi bene) mi aveva colpito per un suo post “ A pecora” nel quale si occupava di pretopedofilia in uno di quei momenti cruciali in cui la diocesi di Boston pagava centinaia di migliaia di dollari per attività pedofila dei propri sacerdoti . A dirla tutta vi furono anche violenze sessuali nei confronti di povere bambine e poi donne, ma di questo non parliamo. Quanto voglio denunciare è il fatto che un filmato che girava su youtube, Azael se lo era pubblicato sul suo sito – dove fu visibile per mesi – denunciando una schifosa abitudine di taluni sacerdoti cattolici è stato censurato. Badino bene i miei lettori, che il filmato non era affatto pornografico, lesivo del senso del pudore od altre minchionerie del genere, tutt’altro. Era un pezzo in cui “cartoni animati” made U.S.A. “soprassedevano al fatto della trascuranza della bostoniana pedofilia. Ingenuamente lo lo ripresi su un sito a carattere culturale e mi parve non fare cosa oscena o blasfema. Dopo qualche tempo , la sorpresa. Il filmato non c’è più. Anzi youtube dice, implicitamente, lo ho dovuto togliere dal giro.

lunedì 17 dicembre 2007

Discussione sulla scuola





Per la visione dei testi , clicca sull'immagine,
ma puoi ascoltare il dibattito qui

"Scuola: gli atti del Convegno del 18 settembre. “Dieci anni di scuola per tutti“

di Piergiorgio Bergonzi

Pubblichiamo gli Atti del Convegno sull’Obbligo di istruzione che il PdCI ha organizzato a Roma il 18 settembre scorso. Vi hanno partecipato Oliviero Diliberto e il ministro Fioroni e, in qualità di relatori, alcuni fra i più qualificati intellettuali e docenti che negli anni hanno dato un contributo importantissimo alla battaglia per realizzare la scuola di tutti, sono intervenuti rappresentanti delle forze politiche della Sinistra e dell’Unione. Il Convegno si proponeva di costituire momento di confronto e di proposta proprio nel momento in cui prendeva avvio, in fase di “prima attuazione”, l’elevamento dell’obbligo di istruzione a 16 anni di età. Una scelta molto importante, voluta e conquistata anche grazie all’azione e alla battaglia politica che il nostro Partito e l’intera sinistra conducono da anni. L’auspicio è che la pubblicazione degli Atti di quel Convegno possa costituire un contributo di discussione e confronto nel mondo della scuola, fra le forze sociali e politiche, per la realizzazione dell’impegnativo obiettivo dell’obbligo scolastico per tutti. La pubblicazione degli atti avviene contemporaneamente alla presentazione dell’indagine PISA con la quale l’OCSE, ogni tre anni, accerta le competenze dei quindicenni scolarizzati nei trenta Paesi dell’OCSE con l’aggiunta di altri ventisette Paesi partner. I dati relativi all’Italia sono allarmanti, costituiscono una conferma dell’inderogabile urgenza di individuare le giuste strategie finalizzate alla realizzazione dell’elevamento dell’obbligo di istruzione per tutti e, insieme, una dura inappellabile condanna della politica contro la scuola pubblica realizzata dalla destra. clicca sull'immagine

giovedì 13 dicembre 2007

Moana Pozzi : dà lezione di buon gusto ad un giovane Ronchi (coi baffetti)

Andrea Ronchi (ora AN) in versione "baffetto", invece che fare il moderatore in una trasmissione Moana Pozzi in una tribuna elettorale del 1993, attacca vergognosamente e con una certa maleducazione Moana che allora era candidata a Sindaco di Roma. Internet ci fa testimonianza che il vizietto che Ronchi oggi mostra nelle sue “interruzioni” su Omnibus ha una lunga scuola. Odioso il “disprezzo” che usa nella intervista a Moana. Di Moana Pozzi e della sua morte lo scrittore Brunetto Fantauzzi ha una opinione del tutto particolare della quale ha dato varie testimonianze.



mercoledì 12 dicembre 2007

Taser Gun. Finalmente l’Italia indaga sulla morte di Castagnetta in Canada

Non deve essere piaciuta al governo canadese la convocazione fatta dalla Farnesina all’ambasciatore di quel paese per essere sentito sulla morte dell’italiano Claudio Castagnetta morto il 23 settembre in Canada dopo un trattamento al taser da parte della polizia. Il silenzio delle autorità canadesi era assordante anche dopo l’intervento dell’ ex ministro dell’Immigrazione Joe Volpe e l’insabbiamento era totale. Le polizie nordamericane non sono nuove a questi abusi come abbiamo documentato in un altro post. Qui la vittima era stata uno studente che aveva fatto una domanda scomoda a John Kerry, mentre un’altra ripresa mostrava una violenza gratuita su un automobilista. Ma il Canada è sotto inchiesta anche per un’altra morte dopo l’uso ed abuso di taser sul polacco Dziekanski a Vancouver.



Come documenta Punto informatico sta ora avvenendo una escalation di queste armi elettriche che sparano -indiscriminatamente e ad libitum del poliziotto più ignorante- (vedi intervista) dardi o , adesso, proiettili in grado di dare una scossa da 50.000 volts. Uso indiscriminato fatale per chi si trovi in determinate condizioni di patologie incompatibili a simili trattamenti. L’industria sta sbizzarrendosi su queste armi e ne progetta e produce del tipo “a fucile”, “pistola” e disco volante. Certamente un inno ai diritti umani da parte degli esportatori di democrazia. E ci si divertono pure

sabato 8 dicembre 2007

venerdì 7 dicembre 2007

Una risposta ad una blogger




Di per sè , non apparendovi pubblicità, sembra fatto per la visione solamente, ma oltre che I culetti mostra degli occhi bellissimi, dedicato a Francesca ed alle sue osservazioni

martedì 4 dicembre 2007

domenica 11 novembre 2007

HUGO CHAVEZ FA INFURIARE RE JUAN CARLOS DI SPAGNA

Battibecco fuori programma fra il re ed il presidente contadino

Servizio di Silvia Testa per la 7

lunedì 5 novembre 2007

Italia impazzita fra romeni, rom, inutili sgarbi e apprestamenti di guerra

"Mia figlia Lalla è nata in Sardegna a Perdasdefogu il 7 gennaio 1943, perché eravamo lì in un campo di concentramento". Quella di Rosa Raidic (Lacio Drom n.2/3, 1984) è una delle rarissime voci di zingari testimoni della seconda guerra mondiale, una delle poche testimonianze che riguardano l'internamento in Italia, sotto la dittatura fascista, di un popolo sempre perseguitato e, anche per questo, ignorato e dimenticato dalla memoria e dalla storia delle dittature nazifasciste”.

E’ l’ inizio del racconto di una persecuzione italiana che pensavamo destinata all’oblio, che è radicata nelle coscienze, ma – irrisolta - si riaffaccia dopo settanta anni con le stesse forme della persecuzione razzista. Un delitto, orrendo ed esecrabile, costituisce la miccia – nonostante le raccomandazioni dei parenti della vittima – per scatenare un’odio recondito, ma radicato nelle folle, che raggiunge la persecuzione “in quanto si è diversi”. Inseguendo i peggiori umori della destra nel vano tentativo di acquistare una credibilità perduta, un governo di centrosinistra la supera con un decreto d’urgenza che il Capo dello stato firma immediatamente (come rimpiango Pertini) mentre sua sarebbe stata la doverosa azione di calmare le acque. I provvedimenti collettivi o le porcate proposte da Fini hanno suscitato clamore e sdegno non solo nella incolpevole Romania, ma nella UE dentro la Commissione Europea. Un decreto attribuisce ad un ente amministrativo provvedimenti inerenti la libertà personale senza intervento della Magistratura. Non ci risulta che la Costituzione preveda i Prefetti fra i giudici naturali e pensiamo che il decreto sia un bluff accontenta-popolo per due semplici motivi: i trenta giorni prima dell’espulsione “de facto” e la possibilità del ricorso alla magistratura, quella vera.

Puerile, ridicolo e maleducato il comportamento di Berlusconi, Fini e Casini (finalmente sposo in Caltagirone) durante il convegno CISL. Prima che intervenisse il presidente Prodi si sono – vistosamente - alzati e sono andati via. Protesta? No, comportamento infantile di chi non ha digerito, dopo 17 mesi, la sconfitta.

Preoccupante invece il comportamento di Napolitano. Il nostro Presidente non ci è piaciuto per niente. Da comunista non avrebbe detto ciò che ha detto. Ma si sa, si cambia col tempo, alla Ferrara. Quel suo “volemose bene” per “difendere l’Europa anche oltre i confini” puzza molto di bushismo. Signor Presidente, l’Italia non ha 400 miliardi di dollari da investire per esportare la democrazia.

E, come al solito, ricorriamo a Grillo per avere documenti sullo stato dell'arte

venerdì 2 novembre 2007

Il legno illegale. I pigmei contro la World Bank

“Il commercio di legno illegale, o coinvolto nel traffico illegale di armi, rappresenta solo la punta dell’iceberg del più generale fenomeno della deforestazione. Di fatto il legno illegale, oltre ad essere sinonimo di pratiche di gestione forestale prive di responsabilità, è divenuto un vero e proprio motore della distruzione delle foreste. Difatti, mentre le attività illegali distruggono preziosi ecosistemi, l’immissione sul mercato di stock di legname a basso prezzo crea un effetto di dumping che rende economicamente non realizzabile uno sfruttamento sostenibile delle foreste”

Nonostante le campagne portate avanti da molte associazioni (vedi Greenpeace – versione htlm) continua la deforestazione selvaggia del Congo dopo il termine della guerra civile. Con la “scusa” della ricostruzione, la banca mondiale ha puntato sulla commercializzazione del legname affidando alle multinazionali 600.000 (seicentomila) chilometri quadrati di foresta che è il secondo bacino al mondo in quanto a risorse forestali. Un impatto spaventoso sul piano del clima e dell’ecositema. Il frastuono dei mezzi e delle pesanti seghe a motore (che distruggono materialmente la foresta) allontanano dalle zone interessate gli animali che costituiscono il principale alimento dei Pigmei. Ora una delegazione di dodici tribù si è recata negli U.S.A. per cercare di negoziare con la World Bank condizioni meno devastanti.(vedi i rapporti in www.greenpeace.it/camp/foreste/illegale.pdf ed anche in www.greenpeace.it/archivio/foreste/africa.pdf .

lunedì 29 ottobre 2007

Scontro fra poteri forti : Federfarma stoppa Ratzinger

"L'obiezione di coscienza - ha detto il pontefice - è un diritto che deve essere riconosciuto alla vostra professione permettendovi di non collaborare direttamente o indirettamente alla fornitura di prodotti che hanno per scopo le scelte chiaramente immorali, come per esempio l'aborto e l'eutanasia". Nuovo pesante intervento del Papa che parla, senza nominarla della pillola del giorno dopo. Il discorso diretto ai farmacisti cattolici subito stoppato dal presidente di Federfarma : "E' un obbligo per i farmacisti, così come previsto dalla legge, garantire ai cittadini di trovare in farmacia i medicinali prescritti dal medico". Come a dire "Parla di etica quanto vuoi, ma lasciaci fare i nostri affari".

domenica 28 ottobre 2007

La blogosfera e il piacere delle cose belle: Randy Pausch

L’ultima lezione di Randy Pausch


E’ quasi un mese che si diffonde dentro la “blogosfera” la notizia dell’ ultima lezione di Randy Pausch. Qualcuno la appunto definita “la lezione che non finirà mai”. Il Professor Pausch ha da tre a sei mesi di vita (drammaticamente ridotti nel frattempo per cancro al fegato) ed invece di ritirarsi nel suo dolore e ne avrebbe avuto ogni diritto, ha voluto tenere la sua ultima lezione. Mi sembrava superfluo, per quanto la notizia circola sul web, riprenderla con un atto di pappagallismo. Ma non è così. La blogosfera è immensa, irraggiungibile nei confini e accade molto e troppo spesso che una enorme quantità di persone non raggiunga (e sarebbe d’altro canto impossibile) tutte le notizie e prima di ogni cosa le notizie degne di essere conosciute, diffuse e tramandate. Per questo riprendo da questo blog il filmato di Youtube con le ottime notizie contenute ed approfitto della traduzione italiana che trovato sul blog di Alessandro Gilioli. Esistono , sull’argomento, varie versioni filmate che vanno sotto il titolo “The last lecture of Randy Pausch”, in più spezzoni dei quali vi presento il primo oltre alla citata traduzione di Gilioli.





le altre lezioni sono qui

Amori,poesie,arte,chat virtuali by Hanna: Non si può vivere che da come si é /skype storie

Amori,poesie,arte,chat virtuali by Hanna: Non si può vivere che da come si é /skype storie

venerdì 26 ottobre 2007

Difetto di giurisdizione e rinuncia alla sovranità nazionale

Ennesimo esempio di quanto siamo succubi, psicologicamente, direttamente ed indirettamente, ai dictat della Casa Bianca. L’omicidio Calipari, funzionario dello Stato morto nell’adempimento del dovere e decorato di medaglia d’oro (che la vedova giustamente si accinge a restituire per la pagliacciata presente) per essersi sacrificato al fine di salvare la vittima di un rapimento, Giuliana Sgrena, è un omicidio comune. Come quello di un contadino ammazzato dal vicino per fatti di confine. Non l’agente dello Stato inviato per reagire ad un rapimento politico per costringere il Governo a mutare la propria politica estera, ma una comune vittima della strada. Così ha suggerito la Casa Bianca per non lordarsi con l’ azione criminale di Lozzano e dei suoi mandanti. Così hanno eseguito i magistrati italiani. Dalla stampa che cita i trattati leggiamo: « che il governo di centrodestra, nell’aderire alla missione in Iraq, avrebbe sottoscritto nero su bianco un impegno a passare sopra a eventuali delitti compiuti dai soldati nostri alleati ». E qui la ragione del difetto di giurisdizione che invece esiste per fatti compiuti all’estero su un cittadino italiano. Berlusconi, nella sua folle volontà di compiacere Bush e sedersi al tavolo delle trattative (ricordiamo qualcun altro con le stesse velleità) per avere più petrolio, magari, ha rinunciato alla sovranità nazionale e partecipato a quell’odiosa commissione che assolse subito Lozzano e della quale volevano farci credere di essere complici attribuendo a Calipari la responsabilità della propria morte.

mercoledì 24 ottobre 2007

LIBERE ASSOCIAZIONI , ma vale ancora il “principio di Peter” ?

L’enunciazione del principio è il seguente:

« In una gerarchia ogni membro tende a raggiungere il proprio livello di incompetenza.
Corollari
1. Col tempo, ogni posizione tende a essere occupata da un membro che e' incompetente a svolgere quel lavoro.

2. Il lavoro viene svolto da quei membri che non hanno ancora raggiunto il proprio livello di incompetenza».

Questo paradosso è servito molte volte per attaccare il sistema della meritocrazia da parte di coloro che la vogliono rendere inattuale. In effetti che il principio abbia una sua logica è palese ed anche ineluttabile se consideriamo una “carriera” che si svolga all’interno di un’associazione considerata per livelli. In un’associazione chiusa a piramide, ma che sia a sua volta chiusa in una piramide più grande che contenga tutte le piramidi del livello della prima può accadere che uno dei soci partendo dal livello x raggiunga – all’interno della prima piramide – il livello x n-1 che è il massimo nella propria piramide considerato il top del suo progresso di carriera. In quella fase può (attenzione perché non è detto che lo raggiunga) essere al massimo della propria preparazione per il livello in cui ha agito (a xn diventa incompetente). Già per il successivo grado x n non sarà all’altezza (livello di incompetenza). Ma questo non significa che la sua incompetenza sia assoluta. Solo che sarà incompetente ad una pari funzione del livello della piramide successiva dove il massimo è y n-1 , ma adatto al livello di competenza y di quella piramide. E’ questo il percorso effettivo delle carriere meritocratiche aperte dove il livello della propria incompetenza può dispiegarsi – in competenza eccezionale - attraverso tutti i livelli dell’associazione nella quale, una volta diventato capo, non varrà più il principio di Peter, ma quello stabilito dal Capo che potrà essere defenestrato solo da un evento eccezionale. (Nessun capo ammetterà la validità del principio di Peter per se stesso e di qui la necessità del disarcionamento traumatico).

Sono accettabili invece i corollari in quanto riguardano sistemi chiusi: ognuna delle piramidi e per ciascun livello . Questo accade dove si verifica, per anzianità, una sovrabbondanza di posizioni direttive dove si distribuiranno tutte le x n-m competenze che risulteranno, per la maggior parte, occupate da soci incompetenti.

Ma il problema di un’Associazione non è questo. Il problema è costituito dal fatto che non si applica il “criterio della meritocrazia” per cui fu coniato il Principio di Peter.

E’ chiaro che se il livello di incompetenza è originario (cioè il posto di livello xn vine assegnato al socio di competenza x –n ) l’Associazione non potrà funzionare o lo farà secondo livelli di inefficienza esponenziale. Dando ragione ad una più realistica esposizione del detto principio: Incompetenza più incompetenza uguale incompetenza.

Considerazioni che a me frutteranno l’applicazione del: Motto di Jones “Gli amici vanno e vengono, i nemici si accumulano”.

giovedì 18 ottobre 2007

MANIFESTAZIONE NAZIONALE Contro la violenza sulle donne

Leggi e sottoscrivi l'appello


MANIFESTAZIONE NAZIONALE

CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Care amiche,

è necessario e urgente organizzare quanto prima una manifestazione nazionale contro la violenza sulle donne.

La vita di molte ragazze e di molte donne continua a essere spezzata, le loro capacità intellettive e affettive brutalmente compromesse. Il femminicidio per ‘amore’ di padri, fidanzati o ex mariti è una vergogna senza fine che continua a passare come devianza di singoli. Il tema continua a essere trattato dai mezzi di informazione come cronaca pura, avallando la tesi che si tratti di qualcosa di ineluttabile, mentre stiamo assistendo impotenti ad un grave arretramento culturale, rafforzato da una mercificazione senza precedenti del corpo delle donne. continua

lunedì 15 ottobre 2007

Noam Chomsky e il populismo

Pensavo che la reazione al Vday - soprattutto da parte dei partiti del Centro-sinistra, questa volta col trattino perchè nè Diliberto nè Giordano hanno assunto le posizioni di scherno e ripulsa espressi dai futuri "democratici"- non fosse altro che la paura recondita, ormai intrinseca ai partiti DS e DeL, di doversi scontrare con il "popolo" e non poterlo guidare. Avendolo detto e scritto sui blog, per non parlare dei politici in prima persona, sono stato accusato anch'io di populismo e mancanza di valori "politici" (cosa siano mi è ignoto). Avendo scoperto di trovarmi in buona compagnia, vi propongo l'intervista rilasciata da Noam Chomsky (che fra l'altro apprezzo molto) al "vaffanculista". (per quanto riguarda Walter Lippman vedi)


sabato 13 ottobre 2007

Silvia Baraldini e Carlo Parlanti: due Ministri di Giustizia, due stili

« I tentativi di rimpatrio ebbero infine successo nel 1999, quando, il 24 agosto Silvia Baraldini è stata rimpatriata per scontare in Italia in resto della sua pena, grazie al forte impegno dell'allora ministro della giustizia Oliviero Diliberto ». Questa frase – estratta da una biografia di Silvia Baraldini – potrà suscitare, come il caso suscitò, parecchie polemiche. Non è questo il punto. Il punto che ci fa collegare il caso Baraldini (comunista, condannata a 43 anni di reclusione negli stati Uniti per reati presunti) a quello di Carlo Parlanti innocente, ma detenuto in un altro carcere USA, è lo stile di due ministri della Giustizia italiani . La storia di Parlanti è quella di un giovane, lavoratore, libero, un poco spregiudicato con le tante donne con le quali si lega, ma di un’esuberanza sana che lo porta, un giorno del 2002 a volersene tornare in Italia abbandonando la convivente (vedi anche : qui). La donna lo denuncia e “racconta di una notte in cui Carlo Parlanti l’avrebbe prima sequestrata, poi picchiata, in seguito sodomizzata costringendola a praticare del fist fucking, e infine, dopo averla legata con delle fascette di plastica, violentata ripetutamente. Accuse gravissime, accuse che meriterebbero indagini approfondite, perizie, testimoni; in una parola, prove” (Carmilla online). Il giovane – ignaro - torna in Italia, continua a fare il project manager e viaggia per l’Europa seguendo il lavoro. Nel 2004 viene fermato in Germania ed inizia il calvario che Gabriele ferraresi ha ricostruito con puntigliosa precisione. Sebbene da molto tempo siano sorti siti e blog per sensibilizzare la politica italiana sui fatti e le condizioni di Parlanti, e forse per un interessamento extra ordinem di un parlamentare AN, il ministero di Giustizia (in Italia succede anche questo) non si interessa della faccenda tanto che alcuni siti, di insospettabile onestà, sconsigliano di rivolgersi direttamente all’On. Mastella già impicciato per l’affare De Magistris, ma di farlo piuttosto per la tre vie che possono trovarsi in 1) , 2) , 3) ed altre ancora digitando su un motore di ricerca : Carlo Parlanti. Dopo Cermis, Ustica, Abou Elkassim Britel, Calipari ed altri ancora, occorre un ministro Comunista per far ottenere qualcosa di legale per l’Italia ?

A quando una rogatoria internazionale?




lunedì 8 ottobre 2007

La zona grigia : Le sagrestie di Cosa nostra. Inchiesta su preti e mafiosi

La zona grigia


Paolo Izzo - pizzos2@yahoo.it
sabato 06 ottobre 2007
Intervista a Vincenzo Ceruso. Nel libro Le sagrestie di Cosa nostra – Inchiesta su preti e mafiosi lo scrittore palermitano descrive il filo rosso che lega la Chiesa all’organizzazione criminale, tra omertà e collusione.

Frati con la lupara, sacerdoti che durante l’omelia sbeffeggiano i pentiti di mafia, alti prelati che negano l’esistenza di Cosa nostra o non vedono differenze tra una strage mafiosa e l’aborto. Cecità e omertà, quando non vera e propria collusione con la mafia, sembrano caratterizzare una parte del corpo ecclesiastico siciliano ancora oggi. A raccontarlo in un libro (Newton Compton, 9,70 euro) dal titolo Le sagrestie di Cosa nostra. Inchiesta su preti e mafiosi, non è un anticlericale sfegatato, bensì un credente cattolico, da anni studioso della criminalità mafiosa, Vincenzo Ceruso, laureato in filosofia, già ricercatore presso il Centro studi gesuita Pedro Arrupe, impegnato nel volontariato a Palermo.
continua

domenica 7 ottobre 2007

Travolti dai debiti e dagli interessi bancari per un pasticcio legislativo che risale a vent’anni fa…

Travolti dai debiti e dagli interessi bancari per un pasticcio legislativo che risale a vent’anni fa, gli agricoltori sardi hanno iniziato da due giorni lo sciopero della fame. Nella speranza che il governo Prodi e la Regione salvino migliaia di aziende dal collasso strappandole alle aste giudiziarie. La clamorosa protesta è iniziata martedì a Decimoputzu (CA): quattro agricoltori del Comitato degli esecutati non mangiano più e chiedono subito un provvedimento del governo che blocchi la vendita all’asta di oltre cinquemila aziende agricole sarde pignorate.

(continua…)

sabato 6 ottobre 2007

Vangeli apocrifi

Amiamo De Andrè


Verrà la morte e avrà i tuoi occhi



Verrà la morte e avrà i tuoi occhi-
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla

Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.

Cesare Pavese

mercoledì 26 settembre 2007

Usa, arriva il sexy shop cristiano


Suora_2

Si chiama “My Beloved’s Garden” ed è un nuovo tipo di sexy shop online. La differenza sta nello stile. Infatti si propone senza volgarità e senza immagini che diano adito a comportamenti deviati. A quanto pare vuole essere uno stimolatore per coppie già unite dal sacro vincolo del matrimonio, che desiderano rallegrare la loro legale vita di coppia con giochi ed attrezzi “piccanti”. Nel benvenuto annunciano d’offrire un luogo sicuro e non pornografico per gli acquisti, teso solamente a soddisfare i bisogni di un rapporto cristiano e romantico. La mission è la seguente: aiutare le coppie cristiane ad evitare i tradizionali sex shop e le riviste pornografiche, che offrono immagini e messaggi volgari di sesso prematrimoniale, violento e omosessuale.

martedì 25 settembre 2007

Dieci anni di scuola per tutti. Più sapere, più risorse, più democrazia

Con interventi di :
Maria Agostina Pellegatta
vicepresidente VII Commissione Senato (PDCI)
Piergiorgio Bergonzi
responsabile scuola (PDCI)
ed altri elencati all'interno del banner audio


lunedì 24 settembre 2007

L’origine dell’Europa, scandalizza gli europei


Provocazione della Ostoijc

Per celebrare l’inizio del proprio semestre europeo, il governo austriaco ha commissionato al gruppo 25Peaces la realizzazione di una serie di manifesti celebrativi che dovevano rappresentare la Nuova Europa. I 25Peaces hanno invitato 75 giovani artisti europei, per ottenere 150 lavori, riprodotti in 400 rolling board “cartelloni rotanti” disseminati su tutto il territorio austriaco.
Purtroppo o per fortuna tra i 75 è stata scelta l’artista serba Tanja Ostojic che ha proposto una rivisitazione, in realtà molto castigata de L’origine del Mondo di Gustave Courbert .
Alla pubblicazione del suo manifesto si è gridato allo scandalo… forse si dovrebbe gridare allo scandalo anche per l’opera originale di Courbet!
Uno scandalo a dir il vero anche poco giustificato, perché conoscendo Tanja Ostojic ed il suo percorso artistico non ci si poteva aspettare qualcosa di diverso. continua- V.L'origine del mondo

domenica 23 settembre 2007

Kate Moss incinta




C’è chi ritiene che per Lucian Freud sia stata una sfortuna nascere nipote dell’immenso Sigmund, uomo secondo a nessuno nel Novecento per fama, per contributo all’umanità, per creatività. Ed in effetti, Lucian, pur essendo divenuto artista di primissimo livello (per gli amanti delle statistiche, il “maggior pittore inglese vivente”) continua a rimanere il “nipote di”, anche se lo zio l’ha conosciuto appena. Ma fra i due esiste un patrimonio comune importante, e quindi un legame quanto meno indiretto, come si potrà scoprire visitando la grande personale che gli dedica il Museo Correr di Venezia, con ben 75 grandi tele e soprattutto buona parte delle opere più significative, incluso il celebre ritratto della Regina Elisabetta. (continua a leggere)

Elena Pau e Salvatore Spano : profumo di anarchia

Archiviato in: Generici — arouetvoltaire @ 12:17 pm

Elena Pau
attrice-cantante
Nata e cresciuta in Sardegna, si avvicina alla radio nel 1986; segue un corso di dizione con Antonio Prost e conduce un programma di intrattenimento giornaliero presso l’emittente locale Radio Flash.
Nel ’93, terminati gli esami universitari, si avvicina al teatro seguendo svariati laboratori a Cagliari.
Nel ‘95 inizia a studiare canto come allieva di Rossella Faa.

(continua…)

Prove di (NON) dialogo : il vescovo di Montefeltro

di Vincenzo A. Romano


«Siamo di fronte a un anti cristianesimo becero e alla non volontà di dialogare e di discutere anche mettendo in campo ipotesi alternative a quella cattolica ma suffragate con una consistenza culturale. Mi è sembrata la traduzione stupida e grossolana dell’Enciclopedia degli Illuministi: ha la stessa presunzione, ma con due secoli di usura e un livello infinitamente più basso. Ricordo che Voltaire usava per la sua corrispondenza della carta con stampato in cima al foglio “Distruggete l’infame”. E si riferiva alla Chiesa».

Gli illuministi, massime Voltaire e Diderot stanno in uggia ai preti, specie da quando gli ultimi due papi hanno fatto cenno di non gradirli per la razionalità del loro pensiero che dà poco spazio ai dogmi cui tanto la santa romana chiesa tiene. Odifreddi , anch’egli inviso agli apologeti cattolici non ha fatto altro che ripercorre le strade già dell’illuminismo e per questo si accanisce il vescovo di Montefeltro (leggi attraverso il blog, chè un poco di voce alternativa non nuoce). Scriveva Voltaire alla voce: « Cristianesimo » : “Eppure, il migliore scrittore che mai abbiano avuto gli ebrei, il solo stimato dai romani e dai greci, non fa menzione di questo avvenimento tanto singolare quanto spaventoso. Egli non parla nemmeno della nuova stella apparsa in oriente dopo la nascita del Salvatore: fenomeno straordinario, che non poteva sfuggire a uno storico così bene informato come Giuseppe. E tace anche delle tenebre che per tre ore, in pieno giorno, avvolsero la terra, alla morte del Salvatore; e della grande quantità di tombe che si spalancarono in quel momento e della folla di giusti che risuscitarono.” Due secoli fa, nell’antecedente millennio, il dogma subiva i primi scossoni, Galileo era vendicato. Oggi un piccolo libricino fa impazzire i vescovi e “la casta dei vaticanisti”. Il Vescovo si danna e emette lai mentre bestemmia sul Voltaire che scriveva su carta intestata: «Distruggete l’infame».
Mi rispondano allora, o risponda lui solo, quale maggiore pregio abbia il catechismo di santa Romana Chiesa licenziato dagli ultimi due papi che alla terribile domanda : « quando la guerra può considerarsi morale risponde . « quando si ha una fondata probabilità di successo ».

Il Catechismo della Chiesa Cattolica (n.2309) giustifica la legittima difesa solo se si tengono in considerazione quattro rigorose condizioni:
a) che il danno causato dall´aggressore alla nazione o alla comunità delle nazioni sia durevole, grave e certo.
b) che tutti gli altri mezzi per porvi fine si siano rivelati impraticabili o inefficaci.
c) che ci siano fondate condizioni di successo.
d) che il ricorso alle armi non provochi mali e disordini più gravi del male da eliminare.

E allora?

AGGIUNTA DELL’ ULTIM’ ORA

Volontè, ricordate quello del gioco della preto-pedofilia, ha fatto (voce del verbo fare, non pensare) un’interrogazione a Fioroni. Sul manuale in oggetto, mica perchè CL ha ottenuto un appalto per andare nelle aule a cercare di proiettare films anticomunisti, rivolta in Ungheria, nelle scuole e con i preti di religione stabilizzati dalla Moratti. I padri di famiglia no , quelli a Volontè servono per il familiy Day. Amen

domenica 12 agosto 2007

Messori: il problema? Troppi gay nei seminari



Questo commento, brevemente apparso {circa 1 ora} sul Blog di Tornielli, non ha retto alla revisione ed è stato cancellato (cosa normale, pare, sui siti ispirati alla o dalla chiesa).

Il riferimento del commento va
All’ articolo di Messori
Ad un commento (in particolare) sul blog di Tornielli
Il signor Volpe ha scritto al commento n° 7 : “ma offendere i simboli religiosi oltre che eticamente disgustoso(qualunque fede essa sia) e’ anche reato,perseguibile di Ufficio. I Magistrati cosi attenti alle virgole dei Preti ora che diranno davanti ai…punti di certi cartelli blasfemi? Ciao Bruno”Male. La Legge 24 febbraio 2006, n. 85 {artt.7,8.9 e 10}, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 60 del 13 marzo 2006 lo contraddice perché depenalizza questi reati; al libro secondo, titolo IV, capo I, del codice penale, la rubrica è sostituita dalla seguente: «DEI DELITTI CONTRO LE CONFESSIONI RELIGIOSE, la reclusione che attiene all’art. 404 cpv “Chiunque pubblicamente e intenzionalmente distrugge, disperde, deteriora, rende inservibili o imbratta cose che formino oggetto di culto o siano consacrate al culto o siano destinate necessariamente all’esercizio del culto è punito con la reclusione fino a due anni” ripete l’articolo 635 C.P. e la procedibilità d’ufficio è legata al n° 7 dell’articolo 625 che sono le circostanze aggravanti del delitto contro il patrimonio con offesa alle persone o alle cose. Quindi non allarghiamoci !
In quanto poi a Messori, non si sa se dire se –al momento dell’intervista- fosse fuori di senno- o se giocasse sporco. “Non si sa su quali basi la giustizia umana …demonizza la pedofilia? Chi stabilisce la norma e la soglia di età?”.
Ma il Messori vaticanista, il biografo del Papa folleggia: dimentica forse la: sollicitatio in actu vel occasione vel praetextu confessionis ad peccatum contra sextum Decalogi praeceptum, si ad peccandum cum ipso confessario dirigitur; della “EPISTOLA a Congregatione pro Doctrina Fidei missa ad totius Catholicae Ecclesiae Episcopos aliosque Ordinarios et Hierarchas interesse habentes: DE DELICTIS GRAVIORIBUS eidem Congregationi pro Doctrina Fidei reservatis” firmata proprio da Ratzinger e diffusa nel testo italiano con un motu proprio del precedente papa nel 2001 ? Si parla oltre che del crimen sollicitazionis (approfittare della confessione per proporre porcherie) anche del “delitto gravissimo” che è : “Il delitto contro la morale, cioè: il delitto contro il sesto comandamento del Decalogo commesso da un chierico con un minore al di sotto dei 18 anni di età”. Tutte violazioni al cosiddetto “ sigillum sacramentale” (Cf. Codex Iuris Canonici, can. 1388 § 1). Ed è un delitto così grave, per la chiesa, che esso è riservato al Tribunale apostolico della Congregazione per la dottrina della fede
Allora, per favore, non prendeteci per i fondelli.

sabato 11 agosto 2007

Papa sisters e Papa Ratzinger blog


Sephirot - Geburra

Esite un blog con questo dichiarato intendimento: “Il “Papa Ratzinger blog” vuole essere un omaggio al Santo Padre, Benedetto XVI. Vuole essere anche e soprattutto un modo per stare vicini al Papa e sostenerlo nella sua missione di Pastore della Chiesa Universale. Qui è possibile consultare una nutrita rassegna stampa e scrivere commenti”.
Poiché sarebbe indelicato criticare l’intenzione, per le autrici più che valida, intendiamo fare alcune noterelle sulla sua gestione. I commenti devono essere assolutamente di compiacimento alle idee di Raffaella e Maga Maghella. Una censura inesorabile mette all’Indice ogni sia pur minima deviazione e –naturalmemnte- quel commento non viene pubblicato. Pensavamo noi relativisti figli di Voltaire e Diderot, che un blog fosse una “agorà” periclea, non un reticolato con fili spinati e trappole esplosive. Edotti, ma increduli, da altri che avevano tentato una intrusione nell’ovattato mondo della blogger, abbiamo fatto un tentativo cercando di fare un commento alla udienza, anzi ci arrendiamo: la stretta di mano del pontefice a Tadeusz Rydzyk (pare aspirante nazista): “Leggo con gusto il vostro blog ogni volta che ho desiderio di vedere quanto in là si spinga la cattiveria umana: ma non ammettete critiche? Non mi pare che a voi si possa ascrivere il motto “todo modo, todo modo, todo modo {…}para buscar y hallar la voluntad divina…”. Ben altra è o dovrebbe essere la caritas, altro che osseravare, cara raffaella : “Se poi si vogliono montare i casi laddove non esistono…”. I casi li monta il papa quando agisce in un certo modo, ma come si diceva nella messa preconciliare? “Preghiamo per quei bastardi di ebrei” o qualcosa del genere. O no?” ( Postato come risposta sul blog : alle ore 22.55 del 9.08.2007-08-09). Ed abbiamo atteso. Raffaella, ma noi pensiamo che dietro ci sia un intero convento, non ha pubblicato il commento perché fa falsa pubblicità e dà spazio solo a quelli che delle opinioni delle sorelle menan vanto.
Il resto al rogo. E d’atronde a molti piace bruciare libri e pensieri e santa madre chiesa non è stata indietro ad alcuno. Ora però l’ignoranza o la malafede delle sisters è molta dal momento che proprio il papa che esse adorano stava per cedere il posto a Ruini per quel pacchetto di voti che pare (la Sistina ha le orecchie) quel cattivone del cardinal Martini abbia spostato da Bergoglio a Ratzinger (Alberto Melloni, riportato da Magister , in Corsera del 27 giugno. Ma forse il mondo è bello così. I trucchetti fanno contenti i poveri di spirito. Che , si sa, andranno in paradiso.

martedì 7 agosto 2007

pierino,il Cardinale e il resto

V.A.R.

Alessandro MeluzziNon sente ragioni don Pierino e, spalleggiato dall’ineffabile psichiatra -televisivamente onnipresente- Meluzzi snobba il Cardinale MarchisanoCardinale e tira per la sua strada. Come costumanza dei suoi sodali, Gasparri e Santanchè, per esempio, che lo vogliono “santo subito” o gli vorrebbero dedicare (e lo faranno) una giornata al sole, urla e sbraita contro tutti. Dai magistrati, ai colleghi preti, ai superiori cardinali forte della sua innocenza (lo dice lui mentre noi aspettiamo almeno la verità processuale) che deve rimanere -fuori del giudizio degli uomini, “ma stiamo scherzando?” nell’iperuranio del paradiso dei giusti. Sennonché un altro prete che si occupa anch’egli di comunità e giovani, afferma diversamente. La conferma, naturalmente indiretta delle accuse fatte a don Gelmini, dovuta alla testimonianza a suo tempo resa da Don Mazzi (comunità Exodus) alla magistratura, ha irritato don Pierino che però andatosene a Pompei a consultare forse l’avvocato Bartolo Longo si è autoassolto subito e per precauzione si è anche preso l’avvocato Coppi, che –non si sa mai e facciamo le corna- ha già fatto quasi assolvere Andreotti. In tutto questo il protagonismo di Meluzzi, già deputato e tuttologo, che in piena fase cattolico-esaltante, mena fendenti su chiunque osi contro l’uomo del quale è, guarda caso, portavoce. Unico in controtendenza, ma d’altro canto inattaccabile, don Ciotti il quale non vuole entrare nel merito della questione, ma tocca il nervo scoperto della faccenda, la mole di denaro che ruota attorno a queste comunità. Perché come per Muccioli, così per Gelmini la parte che va in escandescenze di fronte a delle normali (almeno lo dovrebbero essere dal momento che la legge è uguale per tutti) è quella I patti lateranensiche come nel 1929, per ottenere condiscendenza, appoggi e potere riguarda alla chiesa apostolica romana come serbatoio (di voti), acquiescenza (e ne han ben donde) e protezione (benedizione di cannoni, ma anche di liste elettorali). Questa parte è indefinita e vasta e comprende i vecchi teo-con di matrice conservatrice (ed origine settaria americana) ed i nuovi teo-dem (vale a dire l’ossimoro clericali-laici) che sarebbero i vecchi democristiani ora passati all’ Ulivo –si sa bisogna sopravvivere- i quali fingono di stare dietro a papi e papisti e credono di salvarsi l’anima e la poltrona. Un magma indefinito in cui primeggiano, guarda il caso, sia gli ex mangiapreti della lega nord sia gli anticlericali del MSI sia i rimasugli della vecchia DC e, per non rimanere indietro nella benedizione della bandiere molti DS in fase di annullamento nel magma del PD. Tutti hanno in comune la gestione dell’enorme massa di denaro che gira attorno alle comunità gestite da preti. E non è invenzione se pure don Ciotti, prete e fondatore di comunità dichiara: «Continuo a essere vicino a don Gelmini come persona. Però per andare avanti le strutture devono essere garantite solo dagli enti locali, dalle istituzioni preposte e dai cittadini. Non dalla politica». Chiaro?

lunedì 6 agosto 2007

Don Gelmini fra Luxuria e Luca Volontè. Gasparri: “Santo subito!”

Sephirot
Gelmini Gasparri ButtiglioneLuca Volontà –ricordate la sua battaglia a proposito della “operazione pretofilia”? Parte, lancia in resta come un cavaliere Templare (i monaci templari furono accusati, fra l’altro proprio di pedofilia), alla difesa del Don Gelmini vista l’attuale indisponibilità del Santo Sepolcro. E lo fa in buona compagnia. Maurizio Gasparri anche lui inciampato sulla via di Damasco lancia addirittura il “Don Gelmini Day” - a Ferragosto e per la festa dell’Assunta (tanto per far piacere al papato) giusto in tempo per non incappare nel “Vaffan…o Day” di Beppe Grillo che è l’8 settembre, giorno in cui gli italiani diedero il vaffa ufficiale alla guerra nazifascista.
Buttiglione, che nella foto (ANSA) appare lontano, ma beato, non ha ancora espresso il parere filosofico.
Quindi chi salta su a favore di Don Gelmini , che non dimentichiamo è, per opinione comune, l’ispiratore della legge Fini sulla “droga” è la destra indifferenziata da Gasparri e Santanchè –che confondendo il sacro con il profano- lo vogliono santo subito come avevano fatto per il precedente pontefice.
Se don Gelmini sia colpevole o no dovrebbe dirlo la magistratura –a meno che non vengano opposti segreti di Stato-, ma risulta vergognosa la posizione di Gasparri: “la pseudo inchiesta di Terni deve essere chiusa. Alla Procura facciano presto a distinguere gli eroi della vita, come don Gelmini, dai calunniatori” (sic). Dà da pensare “questa specie di amore” che corre fra la destra e le comunità e non è facile dimenticare sia la lotta per Muccioli sia le visite, debitamente documentate dal TG2, fatte da Fini alla comunità di san Patrignano in occasione di corse di cavalli od altri anniversari. Berlusconi, che a Don Gelmini aveva promesso nel 2005 10.ooo.ooo.000 di “vecchie lire” (pare che voglia impressionare gli ascoltatori coi molti zeri delle lire invece dei pochi dell’euro e chissà poi perché vecchie se erano nuove dopo la caduta del Re-Imperatore), è con lui, ma mai tanto quanto Landolfi che vede per il prete indagato una congiura come per Muccioli. Ma il più “fantastico” è il soprannominato Luca Volontè che chiede a Mastella ( che ci fa un pensierino) di mandare gli ispettori (di disgrazia ed ingiustizia in questo caso) alla Procura di Terni. Forse lo fanno per ricevere un placet da Erasmo.

E per non appiattirsi su Volontè e Santanchè : La vera storia di don Pierino

giovedì 2 agosto 2007

Perché la chiesa non paga l’ ICI ?

L’ICI è un’imposta sugli immobili. Riguarda proprietari, titolari di diritti d’usufrutto, d’abitazione, d’uso reale. Viene pagata ai Comuni. È una tassa nata nel 1992. Quando nacque, fu subito stilata una lista di esenzioni. Esentati da subito furono coloro che destinano l’immobile a usi “meritevoli”: ospedali, centri d’assistenza, scuole, spazi di ricezione. Da subito i Comuni protestarono per il fatto che la Chiesa Cattolica abusasse delle esenzioni, e non pagasse l’ICI neanche per gli spazi ‘non meritevoli’, grazie all’implicita idea che tutto ciò che è della Chiesa sia ‘meritevole’. Ma non così implicita, evidentemente, se è vero come è vero che nel 2004 una sentenza della Corte di Cassazione chiarì che l’esenzione dall’ICI poteva applicarsi solamente quando nell’immobile si svolga un’attività esplicitamente meritevole. Tanto per dire: un immobile di proprietà della Chiesa Cattolica, affittato ad una banca, non si capisce quale utilità abbia per la collettività e dunque non si capisce perché mai debba essere esentato dall’ICI. La sentenza della Cassazione fa dunque chiarezza. Nel marzo 2004.
Tuttavia. Nel 2005 il governo Berlusconi taglia la testa al toro e con una norma estende l’esenzione ICI anche agli immobili destinati a scopo commerciale, purché il proprietario dell’immobile non abbia natura commerciale. Una norma ad hoc per la Chiesa Cattolica, visto che gli enti ecclesiastici, a

secondo la Corte di Giustizia Europea una normativa in materia di aiuti di Stato si applica a qualsiasi soggetto che eserciti un’attività commerciale, senza privilegi per alcuno

differenza di onlus, associazioni, onlus e no-profit, godono di qualifica di enti non commerciali a vita, per legge. Il governo Berlusconi, per evitare la figura di baciaporpore, estese l’esenzione anche ad onlus, associazioni eccetera. Ma il succo della questione resta il seguente: la quasi totalità degli immobili esentati dall’ICI oggi sono di proprietà della Chiesa Cattolica.
Con il governo Prodi poco meglio. Anzi. Il decreto Bersani limita l’esenzione agli immobili in cui si svolgano attività di “natura non esclusivamente commerciale”. Peccato che sul codice civile italiano non esista tale categoria. E peccato anche che la Corte di Giustizia Europea sia chiara in materia: una normativa in materia di aiuti di Stato si applica a qualsiasi soggetto che eserciti un’attività commerciale, senza privilegi per alcuno. Il punto di vista della giurisprudenza europea infatti è cristallino e poco avvezzo ai sotterfugi italiani. Esso banalmente dice che dove c’è guadagno tramite commercio, poco importa chi sia a guadagnarci, il guadagno c’è e punto.
Secondo Carlo Pontesilli e Alessandro Nucara, giornalisti de IL SOLE 24 ORE che hanno scritto un articolo sull’argomento che ho qui cercato di sintetizzare, l’unica soluzione sarebbe appunto quella di seguire l’atteggiamento limpido della Corte Europea. Chi fa commercio, paga. E punto.

Da: http://www.gay.it/

Ascolta l’intervista a Carlo Pontesilli su radio Radicale

L’articolo di Curzio maltese su La Repubblica

Ligresti: Laurea non "assicurata"

V.A.R.

La non laureata La presidente di Fondiaria – Sai, terza assicuratrice italiana- non è riuscita a fare la polizza alla propria laurea “honoris causa”. Il Ministro Mussi la revoca, il Rettore la consegna egualmente e a festa finita il patatrac.
Questa volta papà non ce l’ha fatta e Jonella Francesca –presidente di Fondiaria – Sai- se volesse appendere il pezzo di carta nel lussuoso ufficio dovrà prima di tutto affrontare esami veri e superarli, magari con un misero diciotto; in caso contrario niente.
Il Ministro Mussi ha gelato la famiglia con una nota subito dopo la diffusione della notizia dell’avvenuto conferimento.
Il rettore a Torino sbraita sull’autonomia dell’Università –ma perché regalare lauree a politici, imprenditori e motociclisti ?- ma il ministro è irremovibile, quella laurea è da ritenersi nulla.
Ci spiace per Jonella: la festa, i fotografi, i baci di papà…
Ma un segno ci voleva. Non si può comprare tutto. Sarà soltanto un piccolissimo segno, ma è il benvenuto

Cesa, l’orgia del potere

VAR
Lorenzo Cesa Ha ragione Grillini, la questione Mele non può essere chiusa con un’autoassoluzione di partito e Casini che fa andare il “camioncino antidroga” nella piazza del Parlamento. A Claudia Fusani di la Repubblica che gli chiede se il caso sia chiuso risponde: “Direi proprio di no, per due ragioni. La prima di natura politica, la seconda di tipo tecnica. Quella politica è perché siamo di fronte a un clamoroso scandalo che segna la contraddizione tra il partito che fa dell’estremismo radicale la sua ragion d’essere e comportamenti quotidiani che vanno in direzione opposta. Voglio dire che l’Udc non può firmare progetti di legge proibizionisti e sessuofobi e poi organizzare coca-party con corredo di mignotte durante la notte”.

Non si può chiudere perché Cosimo Mele ha firmato, insieme a Cesa e Casini una proposta di legge che recita: Disposizioni per la pubblicità sull’uso di sostanze stupefacenti o psicotrope da parte dei parlamentari” e da integralisti (cattolici fra l’altro) di tal fatta non si può né si deve sopportare tanta tracotanza. La parafrasi del film di Costa-Gravas non risulta fuori luogo e pertanto ci si deve augurare che la procura di Roma abbia la stessa inflessibilità del giudice istruttore del film (Jean Louis Trintignant) anche se –e il pessimismo nemmeno esso fuori luogo - ci porta a pensare che tutto finirà in un porto delle nebbie.

Il segretario dell’Udc, Cesa, ha accettato le dimissioni di Mele dal partito, ma alla maniera della “Casta” per quanto riguarda le dimissioni da deputato: «Questa diventa una decisione personale, perchè il vincolo di mandato non è legato al partito», anche se per il segretario dell’Udc non c’è dubbio: «Chi sbaglia dovrebbe pagare». Amen. Bellissimo quel “dovrebbe” ; il senso morale del segretario Cesa è largo quanto l’elastico delle mutande di un elefante.

Perché gli onorevoli lo fanno?

No ai pacs e no ai Dico perché rovinano la famiglia, ma per i suoi l’onorevole Cesa minimizza : « C’è molta polemica sugli stipendi dei parlamentari - ha peraltro affermato, en passant, il segretario dell’Udc - e invece andrebbero sostenuti perché conducano una vita serena. La vita del parlamentare è dura, comporta molti impegni, parlamentari ed esterni» E’ l’ Italia del doppio binario, l’Italia della “Casta” che spadroneggia e poi si salva con una ramanzina. “Niente di penalmente rilevante” è la solfa “ma io non la conoscevo” protesta l’onorevole (?) colto col biscotto nel caffellatte. Il fatto che ha mandato in bestia Casini e Govanardi sta nella firma che il Mele aveva posto sulla proposta di legge antidroga, capirai che figura, appena il marzo scorso! E dire che primo che il parlamentare facesse l’outing una deputatessa forzaitaliota Maura Burani procaccini aveva esclamato : “Per questi fatti non può esserci privacy: tanto più in questo momento, con un dibattito incentrato sul fenomeno droga in espansione. Essere parlamentare - conclude la Burani Procaccini - significa in parte rinunciare al diritto alla privacy”. Chissà –ci chiediamo- se ne sia rimasta sorpresa, amareggiata o sotto sotto soddisfatta dopo i dispetti dell’Udc al suo cavaliere.

A proposito, la Procura ha aperto un’indagine per fatti di droga

mercoledì 25 luglio 2007

Ai magistrati solo i ladri di polli !

Censor

IngiustiziaNon possiamo che convenire con Marco Travaglio, puntuale e sferzante censore delle camarille che si stanno scatenando attorno all’azione del giudice Clementina Forleo rea di essersi imbattuta in quelle intercettazioni in cui i massimi esponenti DS “tifavano” per Consorte. Censurabile invece la iattanza di un pur valido Vincenzo Vasile (Obiettivo Falcone, Pironti, NA; Salvatore giuliano: bandito a stelle e a strisce, Baldini e Castaldi) che dalle colonne dell’Unità di oggi definisce “scorrerie” gli atti del GIP Forleo.
E’ l’ennesima saga del potere impunito che crea barriere autoprottettive per defilarsi dalle proprie responsabilità e non pagare dazio. Abbiamo letto, solo qualche giorno fa, delle vacanze e gite del pluricondannato Previti passato indenne anche dall’ultima condanna in Cassazione, figuriamoci cosa accadrà alla Forleo ed agli inquirenti milanesi ora che saranno soggetti alla reazione congiunta di diessini e forzitalioti (i presunti colpevoli sono da entrambe le parti con una commovente par condicio che in questo caso sembra non disturbare il Cavaliere: l’unione fa la forza, si dice, anche contro la magistratura.

Eppure ricordiamo, noi che abbiamo la memoria lunga, e non consideriamo “roba vecchia” fatti di appena due ani fa, che la stessa Forleo, allora GUP, era l’eroina della sinistra e dei DS quando mandava assolti gli extracomunitari che Pisano voleva cacciare nell’entusiasmo della Bossi-Fini. Ma questa volta la Forleo ha fatto un errore che i potenti aborrono: ha gridato che l’imperatore è nudo e di conseguenza ha compattato la “casta” che ha incomodato l’ex compagno ora Presidente per bacchettare il giudice “pirata”. E già perché così la definisce Vasile, dalle colonne del giornale dei DS, quando confonde, in grande malafede, atti giudiziari con azioni corsare. E non possiamo nemmeno rinfacciare, a questi ex comunisti d’assalto, Berlinguer e la questione morale perché di quel grande hanno fatto sparire anche il ricordo e vaneggiano che Gramsci avrebbe approvato il Partito democratico.
Di Montesquieu nemmeno a parlarne perché a Mastella verrebbe l’orticaria. Allora che rimane ai giudici?
Occuparsi solo dei ladri di polli e gli altri vivranno felici e contenti nel loro mondo da favola.

giovedì 21 giugno 2007

BlogItalia.it - La directory italiana dei blog

martedì 19 giugno 2007

Libertà vo' cercando...


Quando la libertà d’informazione diventa un optional del Potere
Il Censore
Le trascrizioni delle telefonate di D’Alema seguite quasi a ruota dalle confessioni di Ricucci su Berlusconi hanno fatto gridare da entrambe le parti, e ciascuna per la propria, al complotto. Complotto contro la politica, non i politicanti, si badi bene, e ciascuno per se’ in una nuova “bicamerale antigiornalistica” perché a pagare hanno da essere non coloro che si trovano –per assolutissimi meriti propri- al centro di vicende a dir poco non cristalline; no a pagare devono essere quelli che riferiscono i fatti.
Perché si tratta di fatti anche se per esemplificazione “il Giornale” (di famiglia) aveva aggiunto ai fatti parecchi carichi da novanta fra illazioni, commenti e sberleffi.
Tutto il centro destra ha crocifisso D’Alema e Fassino con un Consorte in secondo piano e, per soprammercato ci ha infilato Prodi che’ tanto non guasta.
L’obiettivo della reazione dei DS questa volta, immemori di avere molti magistrati nelle loro fila, sono stati anche i magistrati oltre –naturalmente- i giornali e comunque tutti i mass-media nelle loro varie e molteplici articolazioni.
Non era finita la bufera anti-DS che ti appare Ricucci, il redivivo, a sparare contro il cavaliere che sarebbe stato regista od informato di varie “cosette” dello stesso Ricucci ed addirittura partecipe attivo della scalata alla Rizzoli-Corriere della Sera.
La sinistra tira un sospiro di sollievo mentre obici e batterie del centro destra, fatta l’inversione a centottanta gradi, sparano bordate sul fellone e sulla stampa complottarda.
Risultato: Mastella ed i mastelliani (leggi tutti coloro cui l’ informazione sta come fumo negli occhi) si mettono di lena ad accelerare la legge bavaglio.
Un poco il ripetersi della favola del Lupo e l’ Agnello: c’è chi sta sopra ed è prepotente ed infingardo e c’è chi sta sotto.
Ci sarà sempre qualcuno che riuscirà a dire che l’acqua sporca non scende dall’alto verso il basso, ma risale: come i salmoni in amore.
E’ lo sport preferito del potere. Nascondere marachelle ed incapacità proprie o sotto un complotto della magistratura o fra quei nuovi anarchici che sono i giornalisti, meglio se indipendenti.
A tutti i livelli si ricorre alla tesi del complotto.
“Dici questo non perchè sia vero, ma perché sei mio nemico”.
Le tesi di Carl Schmitt sulla teoria dell amico/nemico si dimostrano, in tempi di insofferenza democratica buoni anche per mantenere sano ed intatto il loro “volksgeist” o spirito del popolo di cui essi, naturalmente e perché eletti si sentono gli unici interpreti..
E la coscienza si mette in pace. Il potere continua a tessere reti a bavagli, accende processi i cui imputati non sono ladri, corrotti e faccendieri o funzionari incapaci, ma coloro che queste “marachelle” le mettono in piazza. Perché in Italia si sa, ma non si dice. Come quella canzoncina che andava di moda nel passato ventennio.

sabato 9 giugno 2007

La mia proposta


Fischia il vento“
di Elena Pau *
Carissimi,
in questo momento la sinistra ha bisogno più che mai di essere forte e presente tra la gente e nel territorio.La cultura, ed in particolare lo spettacolo dal vivo, settore in cui mi muovo quotidianamente ormai da anni, anch’essa ha incassato e subito tutta una serie di colpi bassi che l’hanno messa in ginocchio.
Il nostro essere “consumatori”, imprenditori del nulla, o di quello che porta ad un facile profitto nell’immediato, ha portato l’Italia a non saper scegliere più tra chi sa fare e chi non sa fare, tra chi pensa e chi parla e basta.La sinistra, anche attraverso lo spettacolo dal vivo deve tornare nelle piazze, tra la gente.
Il mio progetto si articola in una serie di appuntamenti con la precisa finalità di restituire dignità alla memoria. Tante festività nazionali ed internazionali sono state completamente snaturate dal loro significato originario; questo può essere veniale o comunque sopportabile per la festa di San Valentino, o quella di Halloween, ma non per la giornata della donna, o per la festa dei lavoratori che affondano le loro radici in tematiche fondamentali e imprescindibili.

Ho pensato ad un calendario di appuntamenti che ho chiamato FISCHIA IL VENTO (un calendario a sinistra della memoria) che si articola in otto date, e non a caso il numero coincide con le nostre otto province del territorio regionale.
Quella che sto elaborando e mi auguro riceva la vostra approvazione, è una bozza d’insieme che intendo sviscerare, progetto per progetto, nel dettaglio, nelle prossime settimane.
Per ogni data prevedo una serie di ospiti appartenenti al mondo della politica, dello cultura e dello spettacolo, sia provenienti dal territorio Regionale, ma anche Nazionale.
Implicito dire che metterò la mia professionalità a disposizione del partito, l’unico dal quale mi senta realmente rappresentata.
Ho bisogno di compagni che mi diano una mano, ed in particolare di referenti in ogni Provincia. Mi aspetto dunque che i rispettivi segretari di federazione identifichino delle figure nei loro territori di competenza e me le segnalino.
E tutto questo affinché il vento soffi…sempre più forte.
* Elena Pau è attrice e fondatrice de La fabbrica Illuminata