giovedì 10 gennaio 2008

Tette culi e il sesso del gorgonzola


Quando ero piccolo non mi piaceva il gorgonzola. Un poco per quell’odore di calzini sporchi che si spandeva per la cucina e un altro poco perché mi raccontavano della sua lavorazione. Non so se credere ai miei nonni o a wikipedia, ma allora credevo decisamente ai nonni che mi raccontavano che quell’ottimo formaggio, almeno sino a che non ci ha messo le mani l’Unione Europea, veniva trattato questa maniera :«si prendeva latte , caglio e quant’altro e poi se ne faceva un formaggio morbido che veniva accuratamente avvolto in carta stagnola e messo -nelle stalle- a passare qualche settimana sotto l’assito dove pisciavano i cavalli». Dopo quel trattamento, la stagnola serviva per fargli prendere l’odore e non la pipì, la ditta gli dava una ripulitine, gli metteva delle belle etichette dove mi pare ci fosse la testa i Cristoforo Colombo, ma non ne sono sicuro, quindi si mandava al negozio dove te lo compravi e potevi finalmente invadere la cucina di quel particolare aroma. Diventato più grande sono diventato un ammiratore del Gorgonzola. Ora –da quando ci ha messo le mani l’Europa- non più; perché pare che quelle strisce verdoline che io non sapevo fosse muffa naturale, adesso è finta. Come le tette della “topolona” cui un cameriere un po’ stronzo serve un gorgonzola che non puzza più.

mercoledì 2 gennaio 2008

Amori,poesie,arte,chat virtuali by Hanna: Amare basti mai

Amori,poesie,arte,chat virtuali by Hanna: Amare basti mai

La Truffa della Luna Piena e i «Seals»

telespettatori.jpgLeggendo l’articolo di Laura Costantini, voglio entrare in un argomento che volutamente avevo trascurato. In una non so quale notte insonne guardavo RAI2, rete che non apprezzo per i pettegolezzi cattivi e la bassa qualità delle trasmissioni e dei “raccogliticci” spacciati per giornalisti mentre in gran parte – seppur iscritti all’albo - rispondono al referente politico piuttosto che al buon mestiere.

Ebbene credo fosse una ripetizione, ne fanno 5 o 6 nella giornata, di un arrivo, se non dell’ Arrivo degli squinternati narcisisti su quell’isola che dicono essere nello Yucatan (grazie a Laura per l’informazione). Mi sono trattenuto per un istintivo senso di losco o truffa a guardare lo svolgimento della faccenda, come subodorassi un trucco, una porcata, un inganno per telespettatori poco accorti.
Avendo sottomano tutta una serie di telecomandi adatti all’uso ed un nastro nella “macchina” (ne tengo sempre uno pronto per registrare eventuali fatti d’interesse) ho immediatamente premuto il “REC” ed ho seguito le immagini. Per chi segue, o ha seguito, o seguirà questi programmi, suggerisco di tralasciare gridolini, parolacce, insultini (che sono tutti in “regia” come gli applausi nella trasmissione di Fazio: Albanese e Littizzetto esclusi) e di concentrarsi sulle immagini. La Costantini ha beccato una luna fasulla, io – per supporto mi sono riguardato la registrazione - penso che su quell’elicottero non ci fossero i narcisisti, ma i “seals” o quantomeno, viste le innumeri fiction sulle forze di polizia, i Lagunari del battaglione san Marco. Oppure, considerato il fatto che sul quel tipo di elicottero non ci vanno più di dodici persone e che dovevano essere imbarcati i cineoperatori, che ci fossero due elicotteri. Uno per gli stuntmen (o Seals o Lagunari) ed uno per i fregnoni. La convinzione della truffa (riguardo a spettatori che davvero saranno rimasti convinti che Margioglio abbia l’abilità di un aerosoccorritore di piloti precipitati) sta nella differenza fra l’essere e l’agire.

i naufraghi sbarcano sull’isola dei famosi

Nell’elicottero che chiameremo «A» vedevi personaggi terrorizzati (immagino taluni lo fossero davvero) che urlavano, taluno piangeva, si auto commiseravano (sempre con gridolini da regia televisiva) erano bagnati in viso (probabilmente a causa di qualche secchio d’acqua visto che l’elicottero stava ad una quota di trenta o quaranta metri) insomma smaniavano. Ad un grido della Ventura: «ragazziii, coraggio buttaaaatevi!» assistevi ad un fatti strano. La conigliera era diventata una savana, i conigli ruggivano ed una solerte telecamera (io penso sempre sull’elicottero A) distribuiva nell’etere immagini di ammaraggi favolosi. Quei piagnoni si tuffavano dall’elicottero? Si ma da un altro (quello B, naturalmente, dei seals o dei lagunari) e meglio di quanto vediamo nei film di Predator, Apocalipse now e via discorrendo. E’ un reality? Per me una truffa per telespettatori frustrati che si proiettano in quelli che sono sostituiti da quegli altri che fanno il lavoro di quegli altri. Fiction appunto. Solo che preferisco le “fictiones” di Borges.

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Il Parossistico Freudiano rapporto di Ferrara con le Donne

«facciamo una moratoria per gli aborti. Infatti per ogni pena di morte comminata a un essere umano vivente ci sono mille, diecimila, centomila, milioni di aborti comminati a esseri umani viventi, concepiti nell’amore o nel piacere e poi destinati, in nome di una schizofrenica e grottesca ideologia della salute della Donna, che con la donna in carne e ossa e con la sua speranza di salute e di salvezza non ha niente a che vedere, alla mannaia dell’asportazione chirurgica o a quella del veleno farmacologico via pillola Ru486». In cerca di idee che lo tengano sempre alla ribalta Giuliano Ferrara – allevato fra le ginocchia di Togliatti e comunista intransigente, lancia sassi nelle rivolte di valle Giulia - capopopolo e capo Pci ne uscì per fatto quasi personale e divento ipercritico verso i suoi ex compagni e entrando nelle grazie di Bettino Craxi (era il tempo dlla grande querelle con Berlinguer) si appoggiò poi a Berlusconi, e fece – rivelandolo solo a reato prescritto – l’informatore della Cia. Adesso è un Teocon, anche se lo nega dandosi all’adorazione di un suo Dio personale (ci mancherebbe che il Dio di tutti bastasse a Giuliano!). Creatosi il suo Dio flirta con i papi e papisti e tiene trasmissioni nelle quali difende e assolve fior di mascalzoni prima della pronuncia della Magistratura perché Ferrara deve essersi creato anche una sua “Giustizia” personale. Definito di grande intelligenza da colleghi succubi e parrucconi distrugge le sue collaboratrici sfottendole ed umiliandole con boriosa tracotanza e le poverine sopportano. Cosa sospetta che deve avere a che fare con un altrom Dio (il dio danaro specialmente) che fa ingoiare tutto a ex femministe convinte come la Palombelli, de altre sino alla ex rifondarola Ritanna Armeni ex portavoce di Bertinotti che è l’unico che non si fa infinocchiare dal Giulianone , ma lo sfotte sin nelle viscere che conosce evidentemente per antica frequentazione. Ora, che all’Onu è passata la moratoria sulla pena di morte Ferrara ha intrapreso una crociata che compiace molto papa Ratzinger : quella contro l’aborto. Ma che cazzo vogliono queste donne con la loro salute da preservare? Leggere per credere.