mercoledì 24 ottobre 2007

LIBERE ASSOCIAZIONI , ma vale ancora il “principio di Peter” ?

L’enunciazione del principio è il seguente:

« In una gerarchia ogni membro tende a raggiungere il proprio livello di incompetenza.
Corollari
1. Col tempo, ogni posizione tende a essere occupata da un membro che e' incompetente a svolgere quel lavoro.

2. Il lavoro viene svolto da quei membri che non hanno ancora raggiunto il proprio livello di incompetenza».

Questo paradosso è servito molte volte per attaccare il sistema della meritocrazia da parte di coloro che la vogliono rendere inattuale. In effetti che il principio abbia una sua logica è palese ed anche ineluttabile se consideriamo una “carriera” che si svolga all’interno di un’associazione considerata per livelli. In un’associazione chiusa a piramide, ma che sia a sua volta chiusa in una piramide più grande che contenga tutte le piramidi del livello della prima può accadere che uno dei soci partendo dal livello x raggiunga – all’interno della prima piramide – il livello x n-1 che è il massimo nella propria piramide considerato il top del suo progresso di carriera. In quella fase può (attenzione perché non è detto che lo raggiunga) essere al massimo della propria preparazione per il livello in cui ha agito (a xn diventa incompetente). Già per il successivo grado x n non sarà all’altezza (livello di incompetenza). Ma questo non significa che la sua incompetenza sia assoluta. Solo che sarà incompetente ad una pari funzione del livello della piramide successiva dove il massimo è y n-1 , ma adatto al livello di competenza y di quella piramide. E’ questo il percorso effettivo delle carriere meritocratiche aperte dove il livello della propria incompetenza può dispiegarsi – in competenza eccezionale - attraverso tutti i livelli dell’associazione nella quale, una volta diventato capo, non varrà più il principio di Peter, ma quello stabilito dal Capo che potrà essere defenestrato solo da un evento eccezionale. (Nessun capo ammetterà la validità del principio di Peter per se stesso e di qui la necessità del disarcionamento traumatico).

Sono accettabili invece i corollari in quanto riguardano sistemi chiusi: ognuna delle piramidi e per ciascun livello . Questo accade dove si verifica, per anzianità, una sovrabbondanza di posizioni direttive dove si distribuiranno tutte le x n-m competenze che risulteranno, per la maggior parte, occupate da soci incompetenti.

Ma il problema di un’Associazione non è questo. Il problema è costituito dal fatto che non si applica il “criterio della meritocrazia” per cui fu coniato il Principio di Peter.

E’ chiaro che se il livello di incompetenza è originario (cioè il posto di livello xn vine assegnato al socio di competenza x –n ) l’Associazione non potrà funzionare o lo farà secondo livelli di inefficienza esponenziale. Dando ragione ad una più realistica esposizione del detto principio: Incompetenza più incompetenza uguale incompetenza.

Considerazioni che a me frutteranno l’applicazione del: Motto di Jones “Gli amici vanno e vengono, i nemici si accumulano”.