lunedì 29 ottobre 2007

Scontro fra poteri forti : Federfarma stoppa Ratzinger

"L'obiezione di coscienza - ha detto il pontefice - è un diritto che deve essere riconosciuto alla vostra professione permettendovi di non collaborare direttamente o indirettamente alla fornitura di prodotti che hanno per scopo le scelte chiaramente immorali, come per esempio l'aborto e l'eutanasia". Nuovo pesante intervento del Papa che parla, senza nominarla della pillola del giorno dopo. Il discorso diretto ai farmacisti cattolici subito stoppato dal presidente di Federfarma : "E' un obbligo per i farmacisti, così come previsto dalla legge, garantire ai cittadini di trovare in farmacia i medicinali prescritti dal medico". Come a dire "Parla di etica quanto vuoi, ma lasciaci fare i nostri affari".

3 commenti:

fihanna ha detto...

Se il papa non avesse quelle obiezioni che papa sarebbe?
lo so che loro si fanno le vesti su misura da armani, ma....

VAR ha detto...

Il punto è un altro. Il papa anche come capo di uno stato estero non può incitare alla rivolta i farmacisti che: 1°- Fanno un servizio pubblico; 2° - Operano in base ad un esame professionale con cui lo Stato li abilita, altrimenti anche il mago di Arcella farebbe il farmacista; 3°- Vende prodotti che lo Stato italiano dichiara legali, ma quando uno è "Got mit uns", che ci vuoi fare?

Anonimo ha detto...

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