Travolti dai debiti e dagli interessi bancari per un pasticcio legislativo che risale a vent’anni fa, gli agricoltori sardi hanno iniziato da due giorni lo sciopero della fame. Nella speranza che il governo Prodi e la Regione salvino migliaia di aziende dal collasso strappandole alle aste giudiziarie. La clamorosa protesta è iniziata martedì a Decimoputzu (CA): quattro agricoltori del Comitato degli esecutati non mangiano più e chiedono subito un provvedimento del governo che blocchi la vendita all’asta di oltre cinquemila aziende agricole sarde pignorate.
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