Mentre un Ministro arrapato sforna un decreto di espulsione per stranieri, e il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso rimprovera l’Italia per non aver mai chiesto i fondi messi a disposizione per l’integrazione: «Noi abbiamo messo in campo strumenti finanziari e normativi. Il fondo sociale europeo prevede programmi specifici per l'integrazione della comunità rom. In totale abbiamo già stanziato 275 milioni di euro e in più dato sessanta milioni a Bulgaria e Romania per questo obiettivo nella strategia di pre-adesione. Per la Spagna sono stati pagati 52 milioni di euro, per la Polonia 8 milioni e mezzo, per la Repubblica Ceca oltre 4 milioni, per l'Ungheria quasi un milione» fondi che secondo Barroso l’Italia mai ha richiesto, a Bergamo si organizzano dei quasi “quadroni della morte” che pestano regolarmente immigrati di colore assieme a carabinieri e polizia municipale. Cosa fa il ministro? Per fortuna ci sono la Magistratura ed i poliziotti onesti. Per la cronaca i pestatori del venerdì sono stati incriminati in 21. Non pochi per ridar vita alle squadracce fascisto-padane.
Travolti dai debiti e dagli interessi bancari per un pasticcio legislativo che risale a vent’anni fa, gli agricoltori sardi hanno iniziato da due giorni lo sciopero della fame. Nella speranza che il governo Prodi e la Regione salvino migliaia di aziende dal collasso strappandole alle aste giudiziarie. La clamorosa protesta è iniziata martedì a Decimoputzu (CA): quattro agricoltori del Comitato degli esecutati non mangiano più e chiedono subito un provvedimento del governo che blocchi la vendita all’asta di oltre cinquemila aziende agricole sarde pignorate.